Vengo da un’avventura straordinaria, che dura ormai da quasi due anni, da una storia fantastica che mi ha letteralmente rapito per tutto questo tempo… sto parlando di Final Fantasy VII, il favoloso videogioco della ex-Squaresoft (oggi diventata Square-Enix). Nonostante la sua attempata età (uscì ben 10 anni fa, nel “lontano” 1997), questo gioco è in grado di richiamare emozioni uniche, che vanno ben oltre la veste grafica che lo caratterizza. Qualcuno di voi si chiederà: ma perché giocare oggi ad un videogioco così vecchio, con tutto quello che offre il mercato oggi?
La risposta è proprio nel titolo: volevo prepararmi bene a vedere FFVII Advent Children, che riporta sulle scene le vicende di Cloud, Tifa, Aeris, Barret, Cid, Red XIII, Cait Sith, Yuffie, Vincent, Sephiroth, Zack e la Shinra! Come avrete capito (per chi ancora non lo sapeva), questo non è un videogioco, ma un vero e proprio “film”, realizzato in Computer Grafica, sequel degli eventi narrati nel famoso videogioco originale. Certo, ammetto di essere un pò in ritardo 🙂 , visto che questo film è disponibile da più di 1 anno in dvd! Dopo aver terminato finalmente il videogioco (che appunto è durato un bel po’, come ho detto prima, complice lo studio e il fatto che avevo bisogno di un vecchio computer per farlo girare al meglio – paradossalmente, con un computer moderno si vedeva malissimo), e dopo aver visto l’episodio in cartone animato Final Fantasy VII: Last Order (un “prequel chiarificatore” delle vicende narrate nel videogioco – lo potete vedere sul canale video di questo blog su Stage6 DivX), finalmente ho potuto gustare questo film (ottimo per collaudare a pieno il mio nuovo impianto 5.1, un bel Logitech Z-5500) e rispondere a questa benedetta domanda: come ha fatto Sephiroth a tornare in vita, dopo che l’ho massacrato per bene nel videogioco, e il suo corpo si è dissolto nel Flusso Vitale del Pianeta?
Non volevo parlarvi della trama, che potete trovare ovunque (tipo qui), dato che preferisco “solo” esprimere un giudizio su come il lungometraggio è stato realizzato. Innanzitutto due precisazioni: il film è per tutti, anche per coloro che non conoscono la storia del videogioco: nell’edizione dvd (sia quella a singolo che a doppio disco) è presente un buon riassunto di tutte le vicende, avvenute due anni prima degli eventi narrati nel film; secondo (siccome noi siamo un paese “fortunato”), il film non è in italiano: le lingue disponibili sono il giapponese e l’inglese, con sottotitoli (io l’ho visto in inglese, e la recitazione è fantastica).
Passiamo ora al film vero e proprio. Che dire!?! E’ fantastico! Ritroviamo tutti i temi affrontati nel videogioco, e alcuni sviluppati ulteriormente: l’amicizia, il rispetto per il prossimo, il senso del dovere, il rispetto per l’ambiente, la tristezza del passato e la voglia di continuare a vivere, la forza di volontà come motore del cambiamento, e così via. Non vorrei essere di certo riduttivo, ma non sono un critico provetto! :p A mio avviso, tutto questo risente anche dell’evoluzione che la saga ha avuto in questi 10 anni, sia riguardo al taglio psicologico dei personaggi, sia riguardo allo sviluppo della trama: ho avuto anche la fortuna di giocare con l’episodio 8, e per alcuni tratti il carattere di Squall, il personaggio principale di quest’ultimo, influenza moltissimo la caratterizzazione di Cloud, il protagonista di FF7. La storia è narrata un po’ come in altri film giapponesi che ho visto (per esempio, The Eye e Kyashan la rinascita), dove la normale narrazione si interseca a volte con inframezzi di vicende passate e presenti, che spingono lo spettatore a seguire la storia con attenzione, per non perdere rivelazioni importanti.
La realizzazione tecnica dei personaggi è ineccepibile: il loro re-styling è curatissimo, e tutti sono stati resi praticamente umani, lasciando da parte quell’aspetto fumettoso che avevano nel videogioco. Quando si guarda il film, non si ha lo stesso impatto che si avrebbe nel caso in cui la pellicola fosse stata realizzata usando attori reali: infatti, la cosa bella è che quelli che si vedono sono proprio loro, i personaggi del videogioco, e non attori che li interpretano! Cloud è Cloud, Sephiroth è Sephiroth, e non attori che li interpretano! Viene meno proprio quel distacco che spesso si genera nel vedere adattamenti cinematografici di videogiochi, per cui si tende a dire che il videogioco è il videogioco, e il film è il film: si somigliano, ma non sono uguali. Questa sorta di “identificazione” che avviene tra i due media è resa possibile anche perchè la qualità di realizzazione dei personaggi di FFVII:AC sfiora il fotorealismo, dall’aspetto fisico allo stile degli abiti che indossano, e i loro movimenti sono incredibilmente realistici (tutto merito delle tecniche di motion capture, tecniche che proprio in questi tempi si stanno evolvendo in maniera drastica): non sto parlando solo delle scene di combattimento, che grazie anche ad una regia spettacolare e ad una colonna sonora da brivido tolgono letteralmente il fiato, ma anche dei semplici movimenti dei protagonisti; ad esempio, all’inizio del film, c’è Tifa, che cammina in casa: i suoi movimenti sono realistici e molto, molto femminili! Guardare per credere! Certo, c’è ancora molto da fare per quanto riguarda la pelle, che per la Computer Grafica, a quanto pare, rappresenta il tallone di Achille: in effetti, non è facile rendere l’effetto della cute di una persona con un computer, visto che il suo aspetto è influenzato da una miriade di fattori (circolazione sanguigna, emozioni, ecc.). Ma probabilmente, almeno qui in FFVII, il risultato è proprio quello che dagli autori di Square volevano ottenere.
Riguardo le location, che sono quelle del videogioco (Midgar, la City of the Ancient, ecc.), anche queste lasciano veramente senza fiato! Midgar è una città viva, che si sta riprendendo dopo il disastro avvenuto alla fine del videogioco: si vedranno quindi palazzi in costruzione, moderni, che si affiancano a rovine o edifici più vecchi, come la cattedrale dove abitava Aeris; la Sleeping Forest, quella che circonda la City of the Ancient, è molto evocativa e misteriosa, soprattutto grazie alle scelte fatte dagli artisti della fotografia. I protagonisti interagiscono sempre con l’ambiente circostante, e lo usano costantemente durante i combattimenti (soprattutto quelli aerei), realizzando delle sequenze che lasciano veramente a bocca aperta: certo, se gli attori fossero stati reali, tutto questo non si sarebbe potuto fare!
Passiamo alla colonna sonora: ancora una volta (e per fortuna) l’autore è Nobuo Uematsu, il compositore autodidatta di Koichi “che dal nulla ha creato le atmosfere tipiche della saga ormai senza tempo: si può dire che Final Fantasy sia lui almeno quanto lo sia Hironobu Sakaguchi (l’autore della saga)“(citaz da Final Fantasy Online Italia). Ritroviamo le musiche più famose del videogioco, adattate per l’occasione: niente più midi, ma orchestra vera e propria (come nell’edizione della colonna sonora versione orchestred) che suona con strumenti reali, arricchita di tonalità molto rock in corrispondenza delle scene più concitate, grazie alle performance dei noti The Black Mages, il gruppo giapponese divenuto famoso per aver “rockizzato” splendidamente alcune musiche di Final Fantasy. E per chi storce il naso, dico che la cosa non mi è dispiaciuta per niente: la colonna sonora è infatti perfetta per il film, e ben si armonizza con le scene che si vedono e le emozioni che si provano in quel momento!
Bilancio finale: che aspettate a vederlo (se non lo avete ancora visto)? Non ne rimarrete delusi per niente! Unica nota dolente è la mancanza di una traccia audio in italiano. L’edizione in doppio dvd contiene anche uno splendido Making of, con interviste, curiosità e scene tagliate, più altre chicche, come per esempio il filmato mandato in onda Festival di Venezia del 2005… guardandolo vi renderete conto di quanto gli appassionati si siano sentiti male pensando di dover aspettare ancora un bel pò di tempo prima di potersi gustare il film (dura ben 20 minuti)! So che deve uscire (o è già disponibile) un’edizione in alta definizione su Blue-Ray Disk: non vedo l’ora di metterci le mani sopra!!! Per chi volesse continuare a seguire la saga di Final Fantasy VII, sappiate che la Square Enix, sfruttando la popolarità del gioco, ha prodotto una serie di prequel e sequel, il cui titolo formale è Compilation of Final Fantasy VII, che comprende:
- Before Crisis: Final Fantasy VII: un videogioco di ruolo per cellulare, prequel che si svolge sei anni prima della storia del gioco e i cui protagonisti sono i Turks;.
- Crisis Core: Final Fantasy VII: per PSP, uscito in giappone quest’anno, la cui storia ruoterà attorno a Zack, amico di Cloud;
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Dirge of Cerberus: Final Fantasy VII: per PS2, con protagonista Vincent Valentine e con trama che si svolge tre anni dopo la fine di Final Fantasy VII;
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Dirge of Cerberus: Lost Episode -Final Fantasy VII: videogioco per telefono cellulare che presenterà un capitolo mancante di Dirge of Cerberus: Final Fantasy VII
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Last Order: Final Fantasy VII: già citato sopra, è un OAV prequel delle vicende narrate in FFVII (vi ricordo ancora che lo potete vedere sul canale video di questo blog su Stage6 DivX);
- Maiden who Travels the Planet: romanzo di Benny Matsuyama, che narra la storia di Aerith dopo la sua fusione con il flusso vitale del pianeta;
- On the Way to a Smile: serie di storie che avvengono tra Final Fantasy VII e Final Fantasy VII: Advent Children.
Come nota conclusiva, (scusandomi per la lunghezza dell’articolo) non posso che ringraziare indirettamente Hironobu Sakaguchi, l’inventore di Final Fantasy, per aver regalato al mondo delle storie fantastiche che fanno sognare e vivere emozioni uniche, sperando che la sua “Ultima Fantasia” arrivi il più lontano possibile nel tempo…
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